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Gp Canada, Alonso trionfa ancora
Schumi si consola, è secondo
di VINCENZO BORGOMEO
Il bel duello Alonso-Raikkonen che ha animato le fasi iniziali del Gp del Canada
Finalmente un bel Gran Premio. Sorpassi, colpi di scena, immagini spettacolari e quel pizzico di cialtronaggine da parte dei piloti che li fa tornare "umani". Quindi, da un certo punto di vista, di nuovo simpatici. Certo, il risultato è quello di sempre: Alonso parte in testa e fa a pezzi tutti. Alle sue spalle alla fine si classificano Schumacher, Raikkonen, Fisichella, Massa, Trulli (primi punti della stagione per lui), Heidfeld e Coulthard. Per come vanno le cose quest'anno, c'è di che gioire.
E' stato infatti proprio Schumi con i suoi guizzi e - incredibilmente - con i suoi errori e i suoi recuperi a far balzare in piedi i tifosi: al via è riuscito a perdere due posizioni. Poi, però, ha lottato come un leone con Montoya e Rosberg per resistere (inutilmente) ai loro attacchi. Gomme fumanti, traiettorie impossibili, auto appaiate. Tutto il repertorio insomma.
Quando infine i tifosi di Maranello erano già alla canna del gas ecco un nuovo colpo di scena: Montoya e Rosberg iniziano ad attaccarsi senza pietà. Altro duello da cineteca che però stavolta finisce nella polvere: i due si urtano, Rosberg è ko, Montoya recupera i box. E rientra la Safety car. Meglio, altro spettacolo.
Lo show Schumi continua: il tedesco dopo aver recuperato la quinta posizione nella zona centrale della gara non riesce a tenere il passo della Toyota. Si teme il peggio, ma poi Michael si sveglia, attacca Trulli e lo passa in fondo al rettilineo. Altro bel sorpasso da mettere in cascina per quando arriveranno i Gp più tristi.
Nelle retrovie intanto i duelli fanno felici gli spettatori perché la gara più bella - fra sorpassi, tagli di chicane, escursioni fuori pista e frenate a ruote fumanti - è tutta dal terzo posto in poi: in testa la noia (ma non per i tifosi Renault-Alonso...) regna sovrana. Eppure anche qui il Gp del Canada è riuscito a stupire: Raikkonen al dodicesimo giro - in pieno rettilineo - affianca Alonso. Niente sorpasso, ovvio, ma spettacolo a secchi: lì le monoposto viaggiano a oltre 300 orari e vedere due auto (le prime due) che frenano insieme appaiate fa davvero impressione. Senza contare poi il problema di rifornimento e poi l'errore all'ultimo giro dello stesso Raikkonen che regala a Schumacher la seconda posizione.
Bello anche quello che è successo nei pressi del famoso "muretto dei campioni", quello prima del rettilineo, con i piloti che gli sono sempre passati a pochi centimetri di distanza e con Schumi che è riuscito addirittura a toccarlo. Ma senza danneggiare la macchina, altrimenti non vale: si passa in un soffio da fuoriclasse a pivelli...
Cosa che non è riuscita invece al bravo Villeneuve che a dieci giri dalla fine si è schiantato su un muretto (un altro, qui in Canada è pieno) obbligando così la Safety car a tornare in pista e a riaprire la gara - a proposito di colpi di scena... - proprio sul finale.
Prodezze e spettacolo a parte, però, per la Ferrari la situazione è difficile: a Maranello c'era grande speranza per le due gare americane (questa e la prossima, di Indianapolis), ma Alonso dopo aver vinto i tre Gp precedenti è riuscito a primeggiare anche qui. Dimostrando - per giunta - una superiorità schiacciante della sua Renault. A questo punto non si capisce proprio come lo spagnolo possa perdere il mondiale 2006: è alla quarta vittoria consecutiva, la sesta su nove gran premi.
alcune foto dal gp