Alonso campione del mondo, Schumi della storia

« Older   Newer »
  Share  
@mary&mclaren4ever@
view post Posted on 26/12/2006, 13:01




Alonso campione del mondo, Schumi della storia



Il campione è sempre lui. Fernando Alonso. Il titolo va allo spagnolo per la seconda stagione di fila ma titoli e occhi sono tutti per Michael Schumacher. Con merito. Il sette volte campione del mondo dopo 250 gran premi si ritira, oscura chi lo ha appena battuto, e lascia dietro sé record che rischiano di durare quanto quelli di Babe Ruth nel baseball Usa: 91 vittorie, 68 pole position, 77 giri veloci (l'ultimo ieri). Per tutti gli altri primati si fa prima a dire quali sono rimasti in mani altrui: gran premi disputati (256, detenuto da Patrese), pole consecutive (8, Senna) e in una stagione (14, Mansell). Il resto è suo: un pilota che ha cannibalizzato uno sport.
Ma spesso più dei numeri conta lo stile. E se la carriera di Schumi porta con sé alcune ombre - come i tamponamenti riusciti (contro Damon Hill nel '94 a Adelaide) e quelli tentati (contro Jacques Villeneuve nel '97 a Jerez, furbata che gli è costata un umiliante non classificato a fine stagione), ordini di scuderia vessatori ai danni del compagno di squadra di turno - l'uscita di scena in Brasile è stata da numero uno. La migliore che si potesse immaginare, se si eccettua la conquista dell'ottavo titolo. La fortuna, da sempre compagna di viaggio di Michael, negli ultimi due gran premi ha tolto al tedesco un successo che avrebbe meritato più di altre stagioni. Perché figlio non solo della superiorità tecnica, progettistica e strategica della Ferrari ma anche della caparbietà del tedesco: quando tutti a Maranello erano rassegnati a un'altra stagione in tono minore (e già pensavano al 2007 mettendo sotto contratto Raikkonen), lui continuava a parlare di "mondiale ancora possibile".
Aveva ragione al punto che, in Cina a 17 giri dalla fine del penultimo gran premio della stagione, quel «possibile» era diventato «molto probabile». Ma il primo motore arrosto negli ultimi sei anni ha cancellato tutto o quasi. Il sorpasso con toccata su Fisichella ha fatto il resto: ruota bucata, rientro ai box, fine delle speranze mondiali. E inizio dello spettacolo: venuta meno la "preoccupazione" del titolo, ormai impossibile, Schumacher ha regalato a se stesso e a tutti gli appassionati un'entusiasmante gara a briglie sciolte. L'ultimo Schumi ha messo insieme più sorpassi in un gran premio che nell'intera stagione, ma soprattutto veri sorpassi come quello ai danni del successore in Ferrari Kimi Raikkonen a quattro giri dal termine. Tanto per ingigantire la sua ombra (spettro?) su chi prenderà il suo posto il prossimo anno.
Una dimostrazione di forza e classe che non sarebbe stata possibile senza una Ferrari in versione aeroplano, come onestamente ammesso dallo stesso Schumi: «Avevamo una macchina vergognosamente veloce.
Probabilmente eravamo tanto veloci da poter doppiare chiunque. Ma per me oggi non era giornata». Le rosse hanno letteralmente umiliato la concorrenza, portando Schumacher al quarto posto (dopo aver rimontato dall'ultima posizione, dov'era finito dopo l'incidente con Fisichella) e Massa alla vittoria (primo brasiliano a trionfare in patria dopo Senna). Un successo storico che non porta alla Ferrari nemmeno il mondiale costruttori, anche quello finito alla Renault.
Sia il team italiano che quello francese il prossimo anno correranno senza i loro piloti di punta, quelli che in questi anni hanno garantito messe a punto e vittorie. E' da vedere chi guadagnerà dall'arrivo di Alonso in McLaren, di Raikkonen a Maranello e di Kovalainen alla corte di Briatore. L'impressione è che sebbene finisca il mondiale con la vettura migliore, i rischi maggiori li corre proprio la Ferrari: un team ricostruito con pazienza dopo gli anni non proprio vincenti di Alesi e Berger, che ha raggiunto la perfezione con Schumacher e Ross Brawn (anche lui in predicato di abbandonare). Lo Schumacher di fine campionato oltre a far ricredere chi lo aveva dato per bollito, ha già creato malumori e ripensamenti in chi si era mosso per velocizzare decisioni e ritiro. E adesso senza il duo anglotedesco il rischio è che a Maranello si perdano le coordinate, un po' come accaduto nel calcio al primo Milan del dopo Capello, e agli inevitabili contrattempi seguano prima il rimpianto e poi la preghiera per un ritorno del figliol prodigo. Per Raikkonen e Massa non sarà facile: i Pelè (che ieri al via ha premiato Schumacher), i Maradona, i Merckx, i Larry Bird e i Joe Montana hanno lasciato in eredità sconfitte non vittorie. Quelle le hanno portate via con sé. (red. solki)



 
Top
corina
view post Posted on 26/12/2006, 16:36




io dico solo una cosa: KIMI AL PESCI SUONAGLIELE DI SANTA RAGIONE!!!!!!!!!! e dopo vediamo chi è che fa il buffone!


e poi non credo proprio che kimi faccia rimpiangere schumi ^_^ ;)
 
Top
1 replies since 26/12/2006, 13:01   152 views
  Share