Un altro anno di F1 è passato: chi sono i promossi?

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@mary&mclaren4ever@
view post Posted on 30/12/2006, 16:56




Un altro anno di F1 è passato: chi sono i promossi?

Mancano poco più di 48 ore ed anche questo 2006, per alcuni fantastico, per altri deludente, andrà in archivio. Eh già, un'altra stagione di Formula 1 è passata, un altro giro di emozioni, un altro mondiale incandescente, un altro successo di Alonso. Per Schumi, però, non c'è 'un altro ritiro', perchè quello di quest'anno è il primo e, pensiamo, l'ultimo della sua gloriosa carriera. E' tempo di vedere insieme chi nel corso di questi dodici mesi si è guadagnato la stima del paddock e chi, invece, l'ha persa. Nell'analisi è necessario essere il più oggettivi e razionali possibili, per cui nei giudizi è evidente che si tiene conto non solo dell'andamento nel campionato ma anche di tutte le variabili che stanno dietro ad esso. Si è scelto di non porre distinzione tra piloti e squadre, tecnici e altri addetti ai lavori. Non c'è neppure una classifica per ordine di voto, sarebbe troppo complicato stilarla. Molto meglio limitarci a dividere la massa nei canonici 'promossi' e 'bocciati'. Quest'oggi ci limiteremo a parlare dei primi, mentre domani sarà la volta dei secondi, e ci sarà davvero da dilungarsi...

F1 2006 - I PROMOSSI

Fernando Alonso
Si è confermato Campione del Mondo, e già alla prima gara a Sakhir si era capito quanto sarebbe stato difficile. A metà stagione, il mondiale sembrava già nelle sue mani, si parlava già di quanto sarebbe stato bello festeggiare in anticipo per poi pensare a tempo pieno alla nuova avventura con la McLaren. In realtà, Alonso il secondo titolo se l'è davvero sudato fino in fondo, lottando, spesso da solo, contro tutto e tutti. Perchè, senza prenderci in giro, la FIA ha fatto di tutto per riavvicinare la Ferrari e Schumacher al binomio Alonso-Renault, senza comunque farlo in modo plateale. L'episodio di Monza, quando Alonso fu costretto a partire decimo in griglia per 'aver ostacolato' Felipe Massa, ne è la prova lampante. Alonso ha vinto: non solo contro Schumacher, non solo contro la Ferrari, ma contro chi, lo scorso anno, aveva legittimamente sollevato dei dubbi sulle sue doti di numero 1 vero, sostenendo a gran voce che il titolo, nel 2005, non gli sfuggì soltanto per via delle vicissitudini di Kimi Raikkonen, spesso costretto a piedi dalla sua McLaren. Non è simpatico, questo bisogna dirlo, e non fa nulla per diventarlo. Raikkonen per molti versi è apatico (ma cambierà anche lui in Ferrari), Fernando è proprio antipatico ed ha assunto, nel corso di questi ultimi anni, il classico atteggiamento di colui che si sente ormai padrone dell'ambiente. Alla corte di Ron Dennis, che è il primo nella lista dei 'brutti vincenti', l'ex pupillo di Flavio Briatore potrebbe affinare ulteriormente le sue qualità. Di una cosa bisogna farsi una ragione: se dovesse vincere subito anche con il team di Woking, ci sarebbe davvero da congratularsi. Perchè, comunque sia, la McLaren non ne azzecca una da quasi 8 anni e anche Raikkonen, giustamente considerato un fenomeno, non è stato in grado di porre rimedio alcuno a questa difficile situazione.

Flavio Briatore e la Renault
Il primo dei team manager, il più discusso, per altri versi il più amato: Flavio Briatore, benchè si parli di lui soltanto accostandolo a belle donne da copertina, è anche e soprattutto un grande uomo di squadra. E' stato capace di fare quadrato attorno a sè e di far accettare Alonso come il numero 1 in seno alla Renault, nonostante tutti sapessero già a gennaio che dal 2007 sarebbe passato alla McLaren. E' stato diplomatico quando gli è stato comodo, ha alzato la voce quando magari avrebbe fatto bene a tacere (vedi Monza). Nonostante tutto, il manager piemontese è un grande uomo di sport. La Renault, dal canto suo, il primo team di Formula 1. Ma ad Enstone ci sarà da lavorare parecchio per rimanere a questo livello anche il prossimo anno. Via Alonso, sarà necessario puntare tutto su Fisichella, che anche quest'anno ha però dimostrato di non avere le doti del campione. Ma di Hayden pure dicevano che non era un campione, eppure ora l'iridato MotoGP è lui, 'Kentucky Kid', non Vale Rossi...

Michael Schumacher
Forse l'anno più bello della sua carriera. Perchè va bene vincere sette titoli iridati, va bene vincerne due con parecchie gare d'anticipo, va bene tutto insomma, ma la stagione del tedesco è stata davvero incredibile. Nessuno, dopo il Canada, avrebbe scommesso sul suo ritorno, ma in estate, forse conscio della sua ultima opportunità, Schumi ha tirato fuori le unghie, ha caricato ancora una volta tutti gli uomini di Maranello ed in poche gare ha annullato il gap da Alonso. Gare davvero straordinarie, come quella di Imola, davanti ai tifosi italiani, quella in Cina, acciuffata in un week-end in cui tutto sembrava perduto già al sabato, e poi l'ultimo capolavoro, da maestro, quasi a dire "me ne vado ma il più forte, il numero 1, il migliore sono ancora io", in Brasile. Un campione straordinario, di livello assoluto, che ha dovuto spesso lottare contro tutto e tutti per farsi largo, non solo quest'anno, ma anche nelle stagioni passate. Due episodi controversi in questo 2006, il primo più del secondo, ed il riferimento è ovviamente alle qualifiche di Monte Carlo e al sorpasso sotto bandiera rossa in Ungheria. Tanto si è discusso di questi due fattacci, quel che si può dire è che, comunque sia, nessuno dei due ha realmente influito, col senno di poi, sul risultato finale. Alonso ha meritato il titolo e sarebbe stato campione comunque. Quello su cui bisogna riflettere è semmai la grandezza della figura di quest'uomo: i ferraristi, gli schumacheriani doc, non devono pensare ad un campione che ha chiuso 'in declino', ma ad uno che, anche senza vincere, ha vinto lo stesso. Quel ritiro a Suzuka, quel motore in fumo, quella faccia col sorriso amaro, è l'espressione forse più bella di questa stagione: un fenomeno che, sceso dalla sua macchina, sapeva bene che il gioco era finito, che, a differenza di prima, non ci sarebbe più stata un'altra volta. Ma Schumi si è fatto coraggio, ha capito di essere un grande uomo prima che un grande campione, è entrato nel box ed ha ringraziato tutti, uno ad uno, i meccanici che per undici anni gli hanno fornito un mezzo competitivo, sempre, per vincere. Un segno di riconoscenza, l'ultimo, verso una squadra che lui ha amato e che lo ama ancora, malgrado già da due mesi nel box si avverta la sua assenza.

Felipe Massa
Un altro grande protagonista del 2006. Massa ha convinto tutti del suo potenziale, ha smentito quelli che lo vedevano solo come un tappa buchi in attesa dell'arruolamento di Raikkonen. In realtà, il brasiliano si è guadagnato sul campo il rinnovo fino al 2008, coprendo spesso le spalle al compagno e facendo del suo meglio per portare aiuto alla squadra. A metà stagione, quando fino ad allora tutto era andato storto, sarebbe stato facile mollare la presa: invece ha scelto la strada più dura, ha tirato fuori l'orgoglio ed ha conquistato due successi straordinari, in Turchia e in Brasile. Anche se tutti parlano già del duello tra Raikkonen e Alonso, Massa deve assolutamente essere compreso nella lista dei candidati al titolo per il prossimo anno. Perchè, in fondo, sta tornando il campioncino che è sempre stato, quello che dominava con la 'Draco Racing' nell'Euro 3000 Series...

BMW Sauber
E' stata senza dubbio una delle rivelazioni di questa stagione, anche se forse qualcuno si sarebbe aspettato di più. La BMW, però, al suo primo anno 'full' in Formula 1 ha dimostrato di avere i numeri, i mezzi (economici ma non solo) e gli uomini per esprimersi ad alto livello. Non ci si può certamente aspettare troppo dal 2007, perchè la crescita per arrivare al vertice, vedi Renault, deve essere molto graduale. Ma, di sicuro, non farà la fine della Toyota... Mario Theissen, boss di BMW Motorsport, ha avuto il coraggio di fare delle scelte apparentemente rischiose, poi però rivelatesi molto proficue. L'appiedamento di Villeneuve, l'ingaggio di Kubica e Vettel sono state un mix di mosse degne del miglior giocatore di scacchi. Theissen, stavolta, si merita proprio questo riconoscimento: 'talent scout'.

 
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_Vicki_
view post Posted on 31/12/2006, 14:57




E qui mettono anche i bocciati. http://www.racingworld.it/f1/notizia2.php?idtitolo=8450
CITAZIONE
Bocciati di lusso e rimandati del campionato di F1 2006

Nella giornata di ieri abbiamo giudicato chi nel 2006 si è distinto maggiormente guadagnandosi il titolo di 'promosso'. Come avrete senz'altro potuto osservare, di promossi a pieni voti non ce ne sono stati tanti, perchè ad onor del vero il campionato 2006 è girato quasi sempre attorno ai soliti protagonisti, mentre gli altri si sono divisi le briciole senza tuttavia essere partecipi della scena. E' però corretto distinguere chi proprio ha deluso e chi, invece, avrebbe certo potuto fare di meglio ma ha dalla sua delle concrete attenuanti. Per questo, oggi parleremo di 'bocciati' ma anche di 'rimandati'. Un pò come nei licei di oggi si passa con il debito, i rimandati sono dei promossi che però non hanno convinto del tutto.

F1 2006 - I BOCCIATI

McLaren
La solita gran bella macchina, certo, con una livrea davvero molto accattivante e ricercata. Ma qui finisce: la McLaren di quest'anno è stata come un bel gioiello, affascinante sì, ma a volte inutile. Mai protagonista per due gare consecutive, mai in grado di insediarsi realmente nella lotta tra la Ferrari e la Renault, nonostante avesse alle spalle, per l'ennesima volta, un costruttore di nome Mercedes. Dopo il 2005, in cui i due titoli sfumarono solo per la scarsa affidabilità delle monoposto (Raikkonen fu costretto al ritiro in cinque occasioni, quando era sempre al comando), era lecito per lo meno aspettarsi un anno da protagonista. Se a Woking avessero fatto le cose perbene sarebbe stato un mondiale ancora più bello, con tre fenomeni a contendersi il titolo. Invece, questa McLaren è stata ancora una volta la grande delusione della stagione, nemmeno l'ombra di ciò che era stata nel 2005. Per il futuro, basterà l'ingaggio di Alonso a risolvere i guai?

Kimi Raikkonen
Parli di McLaren, ma come fai a non parlare di Raikkonen? A fondo insieme alla squadra è finito anche 'Iceman', protagonista forse della sua peggiore stagione da quando è arrivato in questo mondo. Perchè, malgrado l'ingaggio della Ferrari, Kimi quest'anno ha deluso un pò tutti. I veri campioni, quelli con gli attributi, dimostrano sul campo di essere in grado di ovviare alle difficoltà tecniche con il proprio talento. Invece Raikkonen ha vivacchiato tutto l'anno, una volta a podio, una volta protagonista, altre tre fuori dai giochi fin dal sabato. E non è così che si fa, non è così che potrà fare al volante di una Ferrari: il talento c'è, lo sappiamo tutti, ed è cristallino. C'è tanta gente nel paddock che ritiene questo giovane finlandese, nonostante tutto, comunque più forte di Alonso, con il quale divide la scena del futuro. Però già nel 2007 Kimi non potrà più sbagliare: con la macchina giusta dovrà a tutti i costi conquistare il titolo, altrimenti finirà nella lista, lunga assai, delle celebri 'promesse mancate'.

Williams
Uno dei team storici della Formula 1 che ha veramente toccato il fondo. Sir Frank e soci si saranno accorti di quanto sia sempre più difficile sopravvivere in questo mondo di titani del business senza grosse risorse economiche. Non era mai successo che il team di Grove finisse la stagione così indietro nella classifica. Dopo la dipartita della BMW, sono iniziate le grane vere e proprie. Il motore Cosworth non si è dimostrato molto competitivo, e spesso ha mancato anche di affidabilità. In generale, però, l'idea è quella di una squadra un pò allo sbando, che stenta a trovare una propria dimensione in una F1 dominata dai colossi dell'auto. Nel 2007 sarà motorizzata Toyota e potrà contare sull'apporto fondamentale di alcuni sponsor importanti. Per il bene di questo sport, bisogna sperare in una risalita.

Giancarlo Fisichella
Questo ragazzo non ha più scuse. Ha avuto per due stagioni consecutive una macchina in grado di portarlo al successo, e per due anni consecutivi è stato eclissato dalla figura di Alonso. Lo spagnolo ha dimostrato di avere gli attributi del campione, lui no. E deve essere contento di avere in tasca un contratto con un top team anche per il 2007, perchè Fisichella anche quest'anno ha deluso parecchio. Ad inizio stagione, come sempre era accaduto in passato, ha fatto credere a tutti di essere migliorato molto in costanza e rendimento, ma col passare delle gare ha vissuto nell'ombra del compagno di squadra. Un solo successo al volante di una Renault, con la sua esperienza, è un pò troppo poco per uno che, per sua stessa ammissione, punta al titolo iridato. La soluzione è una sola: riveda i suoi obiettivi e pensi ad andar forte, perchè già nel 2007 rischia di fare brutte figure al fianco del giovanissimo Kovalainen.

Toyota
E' il secondo costruttore d'auto più grande al mondo, è da cinque anni in Formula 1, ma i risultati non arrivano. Un giorno è competitiva, quello dopo è inaffidabile. Non si può pensare di giungere al successo senza le due condizioni fondamentali: prestazioni e affidabilità. Gli uomini sono quelli giusti, i piloti anche, e per giunta i soldi non mancano, visto che parliamo del team più ricco di questo sport. Ma qualcosa non quadra, probabilmente proprio per via di queste risorse mega che non sono facili da gestire.

Rubens Barrichello
Se n'è andato dalla Ferrari come una primadonna. Diceva di voler cambiare aria per conquistare il titolo mondiale che a Maranello gli avevano sempre negato per via dell'ingombrante presenza di Michael Schumacher. Arriva alla Honda e che fa? Si comporta come prima, piagnone e insofferente. Ad inizio anno cerca scuse alla sua scarsa competitività, parlando di problemi di adattamento alle Michelin. Poi pian piano si migliora, ma rimane comunque eclissato dalla figura di Jenson Button, che pure fenomeno, almeno per quanto ha fatto vedere, non è. Se nel 2007 non saprà farsi largo nel gruppo, potrebbe presto dire addio alla Formula 1. I giovani incalzano e il suo connazionale Felipe Massa sta iniziando a volare.

F1 2006 - I RIMANDATI

Nico Rosberg
La stagione del figlio d'arte era iniziata davvero col botto: a Sakhir aveva subito messo le cose in chiaro facendo segnare il giro più veloce in gara. Da lì in poi, però, la sua stagione è stata un mezzo disastro. Soltanto quattro punti conquistati e tantissimi errori personali, molti dei quali da attribuire comunque alla sua logica inesperienza, che lo hanno spesso costretto anzitempo al ritiro. Ha dimostrato di avere talento, nel testa a testa con gli avversari non si è mai arreso al primo colpo. Come tutti i giovani, appena sono iniziate le difficoltà, soprattutto tecniche, ha iniziato a subirle. Necessita di un altro annetto per essere 'rivisto', ma se avrà a disposizione un mezzo migliore sarà in grado di dire la sua. E poi almeno lui è così simpatico, estroverso, non deludente come tutti gli altri...

Vitantonio Liuzzi
Parlavano di lui come di un grande talento, ma noi non l'abbiamo visto. Nessuno ha mai osato mettere in dubbio, come lui sostiene, che sia un pilota professionale malgrado l'eccessiva stravaganza. Più che altro, merita delle critiche per quanto ha affermato negli ultimi giorni a proposito del test di Sebastien Bourdais con la Toro Rosso. Tonio ha assunto un'eccessiva aria di sufficienza, che francamente ancora non si può permettere. Gli auguriamo un buon 2007, nella speranza di vederlo anche in futuro in questo mondo, magari con un team competitivo.

Honda
Anche quest'anno è andato arrosto qualche motore di troppo, e molto spesso l'affidabilità è mancata. Però il finale di stagione è stato nettamente in crescendo, i mezzi sono da top team e gli uomini anche. Certamente, dopo tutti i proclami e le ambizioni di inizio anno, ci si aspettava un pochino di più. Ma la Honda è la Honda: quando in Giappone si concentreranno al 100% sul progetto Formula 1, ci sarà da tremare. Statene certi.

Io voglio vedere altri piloti al posto di Kimi e nelle stesse situazioni quanto di meglio riescono a combinare. :angry: <_< -_-
 
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@mary&mclaren4ever@
view post Posted on 31/12/2006, 16:57




CITAZIONE
Kimi Raikkonen
Parli di McLaren, ma come fai a non parlare di Raikkonen? A fondo insieme alla squadra è finito anche 'Iceman', protagonista forse della sua peggiore stagione da quando è arrivato in questo mondo. Perchè, malgrado l'ingaggio della Ferrari, Kimi quest'anno ha deluso un pò tutti. I veri campioni, quelli con gli attributi, dimostrano sul campo di essere in grado di ovviare alle difficoltà tecniche con il proprio talento. Invece Raikkonen ha vivacchiato tutto l'anno, una volta a podio, una volta protagonista, altre tre fuori dai giochi fin dal sabato. E non è così che si fa, non è così che potrà fare al volante di una Ferrari: il talento c'è, lo sappiamo tutti, ed è cristallino. C'è tanta gente nel paddock che ritiene questo giovane finlandese, nonostante tutto, comunque più forte di Alonso, con il quale divide la scena del futuro. Però già nel 2007 Kimi non potrà più sbagliare: con la macchina giusta dovrà a tutti i costi conquistare il titolo, altrimenti finirà nella lista, lunga assai, delle celebri 'promesse mancate'.

prima di tutto grazie stefy per aver messo i bocciati ieri non c'erano...........

passiamo alla citazione.......

promessa mmancata di sarà il rimbambito che ha scritto l'articolo e i 4 amici suoi.......
con un cesso di macchina cm la mclaren che poteva fare kimi? se la si tirava un minimo in + lo lasciva a piedi.......... quindi cm si dice meglio tre punti che 8 teorici con il motore in fumo.......... e poi che kimi sia meglio di alonso non ci vuole una scienza per capirlo!
 
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